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Portal development frontend

Revision as of 14:58, 15 June 2016 by Ritmarewiki (Talk | contribs)

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Spunti per il design dei widget del portale


ultimo aggiornamento giugno 2016

Panoramica


Allo scopo di conoscere i principali meccanismi utilizzati ad oggi per l’accesso ai cataloghi di dati con componenti geografiche, sono stati visionati diversi portali e sistemi di ricerca via web.
I principali spazi dedicati all’ accesso ai cataloghi (o a generici archivi) sono:

  • strumenti di ricerca su pagina web generica (spesso link e spazi “search” sulla homepage o su pagina di alto livello gerarchico)
  • interfaccia di ricerca complessa (avanzata) su pagina dedicata
  • maschera di ricerca integrata al catalogo
  • maschera di ricerca integrata in un map-viewer

I meccanismi di ricerca più frequentemente proposti sono:

  • ricerca testuale semplice (linguaggio naturale)
  • ricerca incrociata/faceted “what, where, when”
  • ricerca incrociata per categorie/faceted (tema, provider, formato, licenza, …)
  • ricerca per catalogo o servizio
  • ricerca geografica (bbox o selezione area o geocoding)
  • selezione da un elenco (indice alfabetico o ordinato per numero visualizzazioni, data, …)
  • selezione da un set di tags (o di categorie ordinate gerarchicamente)
  • selezione da un set di layers o mappe mostrati in un carousel
  • con recupero dati da sessione di lavoro precedente o salvata

Solitamente più meccanismi vengono proposti nella stessa pagina, come alternative o in sequenza progressiva per un affinamento della ricerca.

Di seguito sono riportati una serie di esempi riferiti alle casistiche prima elencate, corredati da alcuni commenti.

ricerca testuale semplice (linguaggio naturale)
Inspire geoportal: [1] (fig 1a)
CSIRO data access portal: [2] (fig 2a)
Dati.gov.it: [3] (fig 3a)
Open Data del Comune di Milano: [4] (fig 4a)
European Union Open Data Portal: [5] (fig 5)
Presente su quasi tutte le homepage o pagine principali di indirizzamento ai repositories. Utile perché intuitivo, ma solo se i termini cercati corrispondono effettivamente ad almeno uno dei campi dei metadati (ad esempio alla ricerca di “acqua” sfuggiranno i dati registrati come “water”).
Si può pensare di adottare con l’ausilio di un auto completamento o menù a tendina o una compilazione assistita.

ricerca incrociata “what, where, when”
geoportale Regione Piemonte: [6] (fig 6)
Deims repository (discovery): [7] (fig 8b)
Moltissime opzioni per raffinare la ricerca a partire dal semplice “cosa, dove, quando”: almeno una parola, frase esatta, titolo, …, bbox, coordinate, compreso in, intersecante, …, periodo modifica metadato, estensione temporale dato, …
Ai 3 criteri di ricerca sono spesso affiancati altri: tema Inspire, tipo di risorsa, ambito, …
E’ la ricerca standard adatta a interfaccia web (scrittura con tastiera e schermo ampio) e a ricerche mirate in cui l’utente già conosce i contenuti del repository.

ricerca per catalogo o servizio
geoviewer ISPRA: [8] (fig 13)
geoportale nazionale: [9] (fig 9)
Opzione doverosa nel caso di cataloghi confederati, può essere utile anche per filtrare la ricerca dell’utente Ritmare per nodi, o per filtrare i servizi sos dai wms-wfs-wcs. Può rientrare tra le opzioni di una faceted search.

ricerca incrociata per categorie – faceted search (tema, provider, formato, licenza, …)
deims repository: [10] (fig 8b-c)
the shift project data portal: [11] (fig 11)
Open Data del Comune di Milano: [12] (fig 4b)
Geoportale Regione Lombardia: [13] (fig 10)
Meccanismo molto frequente su repositories ampi. Occorre riflettere su quali categorie includere nella ricerca per ottimizzare le possibilità di scelta minimizzando la complessità (e lo spazio necessario sullo schermo)

ricerca geografica (bbox o selezione area o geocoding)
CSIRO data access portal: [14] (fig 2d)
the world bank group climate change knowledge portal:[15] (fig 7)
geoportale nazionale tedesco: [16] (fig 12)
La selezione può avvenire con diversi meccanismi, visibili negli esempi: tracciamento area su mappa (comodo solo con uso del mouse), scrittura coordinate (preciso ma cavilloso), click su area pre-settata (intuitivo ma limitante), scrittura di un termine avente riferimento geografico (da ricercarsi nel metadato, su gazetteer esterno, con strumenti di geocoding ecc).
A mio avviso, mentre per la modalità di ricerca via web si potrebbe adottare il tracciamento di bbox su mappa, per la modalità touchscreen potrebbe essere proposto un set di bbox (ad es Europa, Italia, ogni singola regione) da selezionare con click su mappa (come nell’esempio della world bank) e corredato dalle opzioni “compreso in”/”intersecante”. Gli strumenti di ricerca testuale per poter essere efficaci devono essere corredati da un raggio di ricerca, poiché la località digitata non necessariamente si può trovare all’interno del metadato o in un gazetteer (ad es pensare ai punti a largo e alle boe).

selezione da un elenco (indice alfabetico o ordinato per numero visualizzazioni, data, …)
Inspire geoportal: [17] (fig 1b)
European Union Open Data Portal: [18] (fig 5)
deims repository: [19] (fig 8c)
A mio parere una tra le modalità di selezione meno utili nell’economia dello “spazio widget”. Potrebbe avere senso invece come utilizzo dei log di sessione, proponendo (in un elenco o con delle preview) gli ultimi dati visualizzati dall’utente.

selezione da un set di tags o categorie gerarchiche
Inspire geoportal: [20] (fig 1a)
Dati.gov.it: [21] (fig 3b)
European Union Open Data Portal: [22] (fig 5)
Includo in questa modalità non solo I tag-cloud, ma anche le soluzioni che permettono di individuare graficamente categorie e termini di particolare rilievo, perché, ad esempio, associate ad aree di maggiori dimensioni in un grafico o una torta (vedi fig 3b).
Differisce dalla selezione per categoria soprattutto per l’ordinamento gerarchico, che può seguire diversi criteri: termine più richiesto, tema più ricco di dati, tema consigliato per l’utente, …
La modalità è adatta ad un uso da touchscreen. Può anche essere abbinata ai log di sessione o al profilo utente.
selezione da un set di layers o mappe mostrati in un carousel
geoportale nazionale: [23] (fig 9)
the world bank group climate change knowledge portal:[24] (fig 7)
geoportale nazionale tedesco: [25] (fig 12)
Molto efficace visivamente perché offre una preview del layer, o del servizio o della mappa. Può essere utilizzato per una selezione rapida o per recuperare dati salvati o provenienti da sessioni di lavoro precedenti. Lo spazio che occupa sullo schermo è tuttavia un limite, per cui bisogna riflettere se utilizzarlo sul widget mappa, sul widget discovery o come widget a sé stante.

con recupero dati da sessione di lavoro precedente o salvata
geoviewer ISPRA: [26] (fig 13)
geoportale nazionale: [27] (fig 9)
Può essere molto utile poiché è probabile che gli utenti del portale utilizzino con alta frequenza set ridotti di dati e composizioni degli stessi. Il recupero di dati da sessioni precedenti o da salvataggi può avvenire nel widget di discovery, sul widget mappa o anche su widget a sé stante.


Considerazioni e spunti di lavoro

Immagini

Confronto GeoNode/C-KAN