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Difference between revisions of "INSTALLAZIONE SK"

(Pubblicazione della macchina virtale e dei relativi servizi)
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'''Versione 1.2 '''
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'''ATTENZIONE'''
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Questa documentazione si riferisce alla versione 1.2 dello StarterKit. Per le versioni precedenti si faccia riferimento alle relative documentazioni.
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* Versione 1.0 [[INSTALLAZIONE_SK-1.0]]
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Lo starterkit viene distribuito come applicazione virtuale (virtual appliance) in formato ''vmdk'' (virtual machine disk).<br />
 
Lo starterkit viene distribuito come applicazione virtuale (virtual appliance) in formato ''vmdk'' (virtual machine disk).<br />
Una demo video per l'installazione può essere visualizzabile a questo [link indirizzo].
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Una demo video per l'installazione è visualizzabile [http://sp7.irea.cnr.it/svn/SP7/Shared/videos/import_VM.mov qui].
  
 
I file di installazione necessari è il seguente ''starterkit.vmdk.gz'' reperibile al seguente [http://geosk.ve.ismar.cnr.it/static/vm-sk-1.0-50985378/ indirizzo].
 
I file di installazione necessari è il seguente ''starterkit.vmdk.gz'' reperibile al seguente [http://geosk.ve.ismar.cnr.it/static/vm-sk-1.0-50985378/ indirizzo].
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== Download ed installazione della macchina virtuale nell'ambiente di virtualizzazione ==
 
== Download ed installazione della macchina virtuale nell'ambiente di virtualizzazione ==
 
Scaricare il file ''starterkit.vmdk.gz'' reperibile al seguente [http://geosk.ve.ismar.cnr.it/static/vm-sk-1.0-50985378/ indirizzo], consigliamo naturalmente di avere il file scaricato direttamente sulla macchina su cui è installato l'ambiente di virtualizzazione. Genericamente è utilizzabile il comando wget seguito dall'url.
 
Scaricare il file ''starterkit.vmdk.gz'' reperibile al seguente [http://geosk.ve.ismar.cnr.it/static/vm-sk-1.0-50985378/ indirizzo], consigliamo naturalmente di avere il file scaricato direttamente sulla macchina su cui è installato l'ambiente di virtualizzazione. Genericamente è utilizzabile il comando wget seguito dall'url.
   wget http://geosk.ve.ismar.cnr.it/static/vm-sk-1.0-50985378/starterkit.vmdk.gz
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   wget http://geosk.ve.ismar.cnr.it/static/vm-sk-1.2-213243242/starterkit.vmdk.gz
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Estrarre il file con il comando gunzip
 
Estrarre il file con il comando gunzip
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   gunzip starterkit.vmdk.gz
 
   gunzip starterkit.vmdk.gz
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== Pubblicazione della macchina virtale e dei relativi servizi ==
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== Pubblicazione della macchina virtuale e dei relativi servizi ==
Questa fase è relativa alle operazioni preliminari di tipo sistemistico per abilitare il nuovo nodo all'offerta di servizi web.
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Questa fase è relativa alle operazioni preliminari di tipo sistemistico per abilitare il nuovo nodo all'offerta di servizi web. '''NB Generalmente tali operazioni sono eseguite dall'amministratore di sistema'''
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=== Importare il file starterkit.vmdk.gz nell'ambiente di virtualizzazione del proprio Istituto ===
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L'ambiente di virtualizzazione è scelto dal sistemista del nodo, è consigliato l'uso di [https://www.virtualbox.org VirtualBox] o [http://www.linux-kvm.org/ KVM]. <br />
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Le caratteristiche del server sono elencate in [[Caratteristiche_server|questa pagina]].
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[http://sp7.irea.cnr.it/svn/SP7/Shared/videos/import_VM.mov A questo indirizzo] un video demo di installazione di SK in KVM, mentre [http://sp7.irea.cnr.it/svn/SP7/Shared/videos/import_VM_VirtualBox.mov a questo indirizzo] una demo di installazione per la macchina virtuale su Virtual Box. In questo sencondo caso caratteristica obbligatoria è la creazione di una macchiana virtuale con Linux 64bit.
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Le credenziali dello SK di default verranno comunicate all'utente interessato dall'Help Desk RITMARE.
  
# Importare il file starterkit.vmdk.gz nell'ambiente di virtualizzazione del proprio Istituto. L'ambiente di virtualizzazione è scelto dal sistemista del nodo, nella demo si è preferito utilizzare [https://www.virtualbox.org/ Virtual Box]. Le [[Caratteristiche_server]] sono elencate in questa pagina.
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=== Configurare l'interfaccia di rete ===
# configurazione dell'interfaccia di rete attraverso la configurazione dei parametri quali IP address, subnet, dhcp ecc. usando il file /etc/network/interfaces. Questo file contiene informazioni di configurazione dell'interfaccia di rete per sistemi Ubuntu e Debian Linux. Il seguente esempio setta la prima scheda di interfaccia di rete (eth0) con l'indirizzo IP 192.168.1.5 e gateway (router) con IP 192.168.1.254:
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Parametri quali IP address, subnet, dhcp ecc. si modificano editando il file /etc/network/interfaces. Questo file contiene informazioni di configurazione dell'interfaccia di rete per sistemi Ubuntu e Debian Linux.
   iface eth0 inet static address 192.168.1.netmask 255.255.255.0 gateway 192.168.1.254
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Aprire ed editare il file di configurazione di rete (interface) editando:
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  $ sudo vi /etc/network/interfaces
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Cercare e rimuovere l'attivazione del dhcp:
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  iface eth0 inet dhcp
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Aggiungere le nuove impostazioni di configurazione con i parametri della propria rete, assegnando IP e DNS (es: 150.178.42.24 - geosk.ve.ismar.cnr.it). Di seguito un esempio di compilazione:
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   iface eth0 inet static
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  address 192.168.1.100
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  netmask 255.255.255.0
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  network 192.168.1.0
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  broadcast 192.168.1.255
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  gateway 192.168.1.1
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  dns-nameservers 192.168.1.1
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</pre>
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il parametro address corrisponderà all'IP che sarà assegnato alla macchina virtuale dedicata a StarterKit,
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il parametro dns-nameserver dovrà esser corrispondente a un indirizzo internet al quale risponde un servizio DNS (esempio geosk.ve.ismar.cnr.it).
  
per impostare eth0 to dhcp, occorre indicare: auto eth0  iface eth0 inet dhcp
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Salvare e chiudere il file, successivamente riavviare per attivare la configurazione impostata:
 
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<pre style="color: green">
# pubblicazione della VM in internet con assegnazione di IP e (possibilmente) DNS (es: 150.178.42.24 - geosk.ve.ismar.cnr.it)
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  $ sudo /etc/init.d/networking stop
 
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  $ sudo /etc/init.d/networking start
'''Generalmente tali operazioni sono eseguite dall'amministratore si sistema'''.
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</pre>
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nel caso questo comando non dovesse funzionare riavviare la macchina virtuale.
  
 
== Configurazione di base==
 
== Configurazione di base==
 
La seconda fase è relativa alla configurazione di base del software Starter Kit.
 
La seconda fase è relativa alla configurazione di base del software Starter Kit.
 
===1. Configurazioni base===
 
===1. Configurazioni base===
Aprire in scrittura il file <code>/home/starterkit/geosk/local_settings.py</code> e settare i parametri:
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Aprire in scrittura il file <code>/etc/starterkit/local_settings.py</code>  
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  $ sudo vi /etc/starterkit/local_settings.py
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</pre>
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e settare i parametri:
 
* SITENAME: nome del sito (es. StarterKit ISMAR) che verrà utilizzato all'interno delle pagine.  
 
* SITENAME: nome del sito (es. StarterKit ISMAR) che verrà utilizzato all'interno delle pagine.  
* ADMINS: indirizzi email delle persone abilitate alla ricezione delle notifiche di errore  
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* ADMINS: indirizzi email delle persone abilitate alla ricezione delle notifiche di errore
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===2. Registrazione del DNS===
 
===2. Registrazione del DNS===
 
Come amministratore va eseguito il seguente comando:
 
Come amministratore va eseguito il seguente comando:
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A titolo esemplificativo:
 
A titolo esemplificativo:
 
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   sudo sk-updateip geosk.ve.ismar.cnr.it
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   sudo sk-updateip sk.irea.cnr.it
 
</pre>
 
</pre>
Il comando registrerà il DNS prescelto e configurerà correttamente i servizi di erogazione dei layer e delle mappe.
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Il comando registrerà il DNS prescelto e configurerà correttamente i servizi di erogazione di SK.
  
 
A questo punto il nodo è configurato correttamente ed è possibile raggiungerlo via web:
 
A questo punto il nodo è configurato correttamente ed è possibile raggiungerlo via web:
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== Metadatazione dei servizi e registrazione del nodo ==
 
== Metadatazione dei servizi e registrazione del nodo ==
Lo StarterKit viene rilasciato con un utente amministratore già abilitato (le credenziali di accesso ti verranno comunicate al momento della consegna delle starterkit).
+
Lo StarterKit viene rilasciato con un utente amministratore già abilitato ('''le credenziali di accesso ti verranno comunicate al momento della consegna delle starterkit''').
Dopo il primo login, l'utente sarà invitato a completare la registrazione attraverso una procedura guidata (web) articolata in due fasi:
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1 Metadatazione dei servizi
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1 Registrazione del nodo
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Dopo il primo login, l'utente sarà invitato a completare la registrazione attraverso una procedura guidata (web) articolata in due fasi:
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*Metadatazione dei servizi
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*Registrazione del nodo
  
== Configurazioni avanzate==
+
Al primo accesso ricordarsi di modificare le credenziali di accesso.
  
[[category:Learning]]
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Per dettagli su questo passaggio vedi [[SK_registration|qui]]

Latest revision as of 09:29, 7 November 2014

Versione 1.2

ATTENZIONE Questa documentazione si riferisce alla versione 1.2 dello StarterKit. Per le versioni precedenti si faccia riferimento alle relative documentazioni.

Lo starterkit viene distribuito come applicazione virtuale (virtual appliance) in formato vmdk (virtual machine disk).
Una demo video per l'installazione è visualizzabile qui.

I file di installazione necessari è il seguente starterkit.vmdk.gz reperibile al seguente indirizzo.

La procedura di installazione è articolata nelle seguenti fasi:

Download ed installazione della macchina virtuale nell'ambiente di virtualizzazione

Scaricare il file starterkit.vmdk.gz reperibile al seguente indirizzo, consigliamo naturalmente di avere il file scaricato direttamente sulla macchina su cui è installato l'ambiente di virtualizzazione. Genericamente è utilizzabile il comando wget seguito dall'url.

  wget http://geosk.ve.ismar.cnr.it/static/vm-sk-1.2-213243242/starterkit.vmdk.gz

Estrarre il file con il comando gunzip

  gunzip starterkit.vmdk.gz

Pubblicazione della macchina virtuale e dei relativi servizi

Questa fase è relativa alle operazioni preliminari di tipo sistemistico per abilitare il nuovo nodo all'offerta di servizi web. NB Generalmente tali operazioni sono eseguite dall'amministratore di sistema

Importare il file starterkit.vmdk.gz nell'ambiente di virtualizzazione del proprio Istituto

L'ambiente di virtualizzazione è scelto dal sistemista del nodo, è consigliato l'uso di VirtualBox o KVM.
Le caratteristiche del server sono elencate in questa pagina. A questo indirizzo un video demo di installazione di SK in KVM, mentre a questo indirizzo una demo di installazione per la macchina virtuale su Virtual Box. In questo sencondo caso caratteristica obbligatoria è la creazione di una macchiana virtuale con Linux 64bit. Le credenziali dello SK di default verranno comunicate all'utente interessato dall'Help Desk RITMARE.

Configurare l'interfaccia di rete

Parametri quali IP address, subnet, dhcp ecc. si modificano editando il file /etc/network/interfaces. Questo file contiene informazioni di configurazione dell'interfaccia di rete per sistemi Ubuntu e Debian Linux. Aprire ed editare il file di configurazione di rete (interface) editando:

  $ sudo vi /etc/network/interfaces

Cercare e rimuovere l'attivazione del dhcp:

  iface eth0 inet dhcp

Aggiungere le nuove impostazioni di configurazione con i parametri della propria rete, assegnando IP e DNS (es: 150.178.42.24 - geosk.ve.ismar.cnr.it). Di seguito un esempio di compilazione:

  iface eth0 inet static
  address 192.168.1.100
  netmask 255.255.255.0
  network 192.168.1.0
  broadcast 192.168.1.255
  gateway 192.168.1.1
  dns-nameservers 192.168.1.1

il parametro address corrisponderà all'IP che sarà assegnato alla macchina virtuale dedicata a StarterKit, il parametro dns-nameserver dovrà esser corrispondente a un indirizzo internet al quale risponde un servizio DNS (esempio geosk.ve.ismar.cnr.it).

Salvare e chiudere il file, successivamente riavviare per attivare la configurazione impostata:

  $ sudo /etc/init.d/networking stop
  $ sudo /etc/init.d/networking start

nel caso questo comando non dovesse funzionare riavviare la macchina virtuale.

Configurazione di base

La seconda fase è relativa alla configurazione di base del software Starter Kit.

1. Configurazioni base

Aprire in scrittura il file /etc/starterkit/local_settings.py

  $ sudo vi /etc/starterkit/local_settings.py

e settare i parametri:

  • SITENAME: nome del sito (es. StarterKit ISMAR) che verrà utilizzato all'interno delle pagine.
  • ADMINS: indirizzi email delle persone abilitate alla ricezione delle notifiche di errore

2. Registrazione del DNS

Come amministratore va eseguito il seguente comando:

  sudo sk-updateip 'il_tuo_nuovo_dns' 

A titolo esemplificativo:

  sudo sk-updateip sk.irea.cnr.it

Il comando registrerà il DNS prescelto e configurerà correttamente i servizi di erogazione di SK.

A questo punto il nodo è configurato correttamente ed è possibile raggiungerlo via web:

Metadatazione dei servizi e registrazione del nodo

Lo StarterKit viene rilasciato con un utente amministratore già abilitato (le credenziali di accesso ti verranno comunicate al momento della consegna delle starterkit).

Dopo il primo login, l'utente sarà invitato a completare la registrazione attraverso una procedura guidata (web) articolata in due fasi:

  • Metadatazione dei servizi
  • Registrazione del nodo

Al primo accesso ricordarsi di modificare le credenziali di accesso.

Per dettagli su questo passaggio vedi qui